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Quintosole

il film di un campionato indimenticabile

A settembre il sito americano WSWS aveva pubblicato una recensione di Quintosole e alcuni giorni fa con lo stesso giornalista che aveva pubblicato l’articolo, Marc Wells, abbiamo realizzato un intervista.

Mumbai Masala, il doc che ho realizzato prima di Quintosole, sarà proiettato a Derry (Irlanda) il 17 Novembre durante il Foyle film festival.

Il CineClub Detour organizza proiezioni di film e di documentari e dedica la serata del 9 Novembre alla proiezione di Quintosole.
Il Detour si trova a Roma in Via Urbana 47/a, la proiezione inizierà alle 22:15.
Per maggiorni informazioni c’è il sito del Detour.
(andate nella sezione Programmazione Novembre 2005)

Dal sito Ildocumentario.it:


“L’obiettivo più importante del Prix Europa è quello di promuovere il “Made in Europe” e di essere un forum di programmi di qualità e di giovani talenti. Sono presenti ogni anno più di 1000 professionisti ed è diventato il più importante festival nel suo genere dalla sua fondazione avvenuta nel 1987 per opera del European Cultural Foundation e del Council of Europe.

Sono state selezionate 256 tra produzioni televisive, radio e internet provenienti da 35 paesi. Le produzioni italiane selezionate sono: Quintosole di Marcellino de Baggis per la categoria “TV Non Fiction”; Navi Avvelenate di Vincenzo Pergolizzi per “TV Current Affairs”; Europoly di Stefania Coletta per il “Prix Europa SPOT”; per la sezione “Radio Documentary”; Li chiamavamo liberatori – microstorie comuni di Piero Pugliese prodotto da Radiotre, http://www.ildocumentario.it per la sezione “Internet”.

Sogni di cuoio di Meneghetti e Pandimiglio è il film italiano che concorrerà nella competizione del Festival dei media Europei Prix Europa, a Berlino, per il miglior film televisivo sul tema del Calcio.”
….

Un articolo (in inglese…) su Quintosole:

http://www.wsws.org/articles/2005/sep2005/quin-s20.shtml

Dopo una una pausa così lunga – quasi due mesi – scrivo un post brevissimo perchè devo volare a un festival vicino Lecce a San Cesario: Cortovisone(ora sono nella mia casa a Manduria) . Stasera Quintosole e domani Mumbai Masala.

Domani inizio un nuovo lavoro! Una serie di documentari per Fox sulla Polizia di Stato italiana.

quanto deve durare un documentario?
Negli ultimi anni devo ammettere di essere abbastanza assillato da questa domanda e da questo pensiero… una cosa che bisogna assolutamente sapere e tenere in conisderazione è che le emittenti televisive hanno un palinsesto che segue delle regole e una di quest è sicuramente la durata degli slot di cui è composta.
Quando ho iniziato a pensare a Quintosole mi sono prefissato di raggiungere una durata superiore all’ora… chiunque potrebbe pensare che una storia come quella raccontata nel documentario meriti e necessiti di una durata simile, ma non è stato così.
Quintosole dura 51′. Non ce l’ho fatta e me ne sono reso conto in montaggio che è un grosso errore imporsi una durata in un lavoro creativo come un documentario, bisgona solo farsi guidare dall’isitinto e dall’esperienza e far decidere alla storia che si racconta quanto vuole durare.
Certo è che è già così difficile vendere un documentario se poi esistono dei limiti e delle regole che non centrano niente con i contenuti allora diventa praticamente impossibile.

Ho mandato Quintosole ad un concorso che si chiama “L’anello debole”, organizzato dalla Comunità di Capo D’Arco, che parla del mondo dei dimenticati, dei poveri, dei reclusi, dei “meno fortunati”. Il limite anche qui c’era: 25 minuti.
Quintosole è stato squalificato e non proiettato e quindi non è stato preso in considerazione per un eventuale premio, ma anche qui ha ricevuto una menzione.

nell’ultimo periodo dopo Quintosole ho pensato spesso a voler realizzare un documentario che parla della storia di un uomo…
forse e dico forse per scaramanzia entrerò ben presto in produzione per un nuovo documentario che parlerà di un famoso, ma dalla fortuna altalenante, attore italiano.

soltanto ieri ho scritto il post dove parlavo di Mumbai Masala (il mio documentario che parla di Bollywood e dei sogni della gente di Mumbai) e oggi ho ricevuto una mail che mi informa che è stato selzionato a Imaginaria un festival che si terrà a Conversano (Bari) la prima settimana di agosto.
Ho sempre pensato che produrre documentari sfidando le “dure leggi del mercato” è un patrimonio che non ha tempo e che può dare frutti anche non immediati, la professione del regista che svolgo – diciamo “commerciale” – da sicuramente da vivere, ma non riesce a regalarmi le emozioni che ricevo da un prodotto solo mio.